Al principio del libro V, Platone è costretto da Polemarco e
Adimanto a discutere con Glaucone riguardo la comunanza di donne e figli,
altrimenti non sarà lasciato andare.
Il discorso si divide in più ondate, durante le quali si
sviluppa una forbita e rispettosa conversazione tra Platone e Glaucone.
Il primo punto affrontato è il dramma femminile, nel quale
viene discusso il dramma femminile, dove portando come esempio l’utilizzo dei
cani da caccia a prescindere dal sesso, viene spiegato come sia ideale fornire
a maschi e femmine gli stessi insegnamenti in modo da permettere loro di
coprire gli stessi ruoli. La conversazione si complica, serve l’intervento di Socrate
per risolverla: egli fa notare che la differenza di natura ve intesa nello
specifico a seconda dell’attività: un uomo calvo è in grado di svolgere una
professione allo stesso livello di una persona capelluta.
I vari argomenti del discorso rappresentano delle vere e
proprie onde dalle quali gli interlocutori rischiano di essere sommersi, talora
dovessero trovarsi in disaccordo e si creasse una situazione di stallo nella
quale tutti rimangono fossilizzati sulle proprie idee data l’incapacità degli
altri partecipanti a convincerli del contrario.
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