venerdì 12 giugno 2020

Steo 20 - nello zibaldone

Lo Zibaldone è un diario personale che raccoglie una grande quantità di appunti, riflessioni
e aforismi, scritti da Giacomo Leopardi tra il 1817 e il 1832. Si può definire come un’onda
di pensieri che tocca diverse tematiche.
Leopardi riflette sul rapporto tre l’uomo e la natura, inizialmente vista nel suo rapporto
benevolo con l’essere umano per poi trasformarsi in una madre assassina che crea per
distruggere, unicamente per garantire il circolo materiale di riproduzione ma senza
generare alcun miglioramento della vita umana.
Un altro temo centrale trattato nello Zibaldone è il piacere, inteso come la continua ricerca
di felicità da parte degli uomini. Ma quel desiderio di piacere infinito non può essere
soddisfatto da nessun piacere che offra la vita reale; per questo l’uomo è condannato a
una condizione di angoscia e di «noia».
“L’anima umana (e così tutti gli esseri viventi) desidera sempre essenzialmente, e mira
unicamente, benché sotto mille aspetti, al piacere, ossia alla felicità, che considerandola
bene, è tutt’uno col piacere”.

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