La grande onda di Kanagawa è probabilmente una delle più famose espressioni di stampe giapponesi di inizio XIX secolo.
Si tratta di una xilografia dell'artista giapponese Katsushika Hokusai risalente al 1830.
Numerose copie dell'opera sono esposte in famosi musei sparsi per il mondo.
Nonostante sia considerata la più famosa rappresentazione dell'arte giapponese, prende numerosi spunti dalla pittura occidentale contemporanea.
La xilografia ritrae un'imponente onda spumeggiante al largo di Kanagawa, con il monte Fuji sullo sfondo, elemento centrale di tutte e 30 le opere che compongono la raccolta di cui questa stampa fa parte.
L'onda, la quale assomiglia ai draghi che l'artista era solito disegnare, è la rappresentazione della morte che incombe sui marinai, ed assomiglia ad un polipo, figura centrale delle opere erotiche che lo stesso artista era solito disegnare. L'onda ha un aspetto sacrale che è condiviso con il monte fuji attraverso l'utilizzo del colore bianco. La violenza dell'onda si oppone alla pace della montagna, facendo riferimento allo shintoismo ed al buddhismo.
Un'importante osservazione riguarda il verso di lettura dell'immagine: è pensata per essere letta al contrario rispetto al verso della lettura giapponese, contribuendo ad un senso di angoscia e stupore, il quale viene meno per un osservatore europeo. Per comprendere ciò che vede l'osservatore giapponese, dovremmo ammirare un'immagine speculare dell'opera
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